giovedì 2 dicembre 2010

Villa O`Higgins in un tiro

Pagato il conto salato, partiamo tutti con il "barco" alle 10,
anche se sui cartelli stradali c`e` scritto che parte alle 11.
Sbarchiamo per percorrere il tratto piu` deserto della Carretera
Austral sotto la pioggia. Venti chilometri di pianura poi, come ci
aveva preannunciato Francisco il vampiro, 3 passi di montagna di fila
per altri 25 km; poi chilometri e chilometri di piano. E questa volta
con vento in poppa. Mangiamo il ripio, polverizziamo il tedesco,
perdiamo di vista il francese e abbiamo tempo anche per una scena
tragicomica: lanciati nel vento Dimitri frena per evitare una serie di
buche piene di acqua, Alberto che ha i freni ridotti alla frutta non
se ne avvede in tempo e per evitare il tamponamento patagonico spicca
un volo acrobatico che lo porta ad un tuffo verso il torrente di scolo
che corre a fianco della strada. Per fortuna il tutto si risolve con
un solo guanto bagnato fradicio e una mitica risata... Poi ancora
saliscendi, un`ultima rampa, discesa e vediamo il paese e ci sembra di
toccarlo con un dito. Peccato pero` che per raggiungerlo la strada ci
costringa a costeggiare un lago, salire una montagna, attraversare un
fiume e perorrere altri chilometri in saliscendi. Alla fine l`ultimo
chilometro prima del paese e` di ripio a ciotoli di fiume impastati
con sabbia. Siamo a Villa O`Higgins: 100 km in un solo pomeriggio. Qui
finisce la Carretera Austral. Troviamo alloggio in un ostello dove ad
aspettarci ci sono Paolo e Mose`, due ragazzi di Torino che avevamo
conosciuto quando eravamo stati prigionieri del mare. Ci preparano
anche una succulenta cena...

1 commento:

  1. Proverbio di un vecchio alpino: "Quando vedi corto ...... spesso trovi lungo!
    Avanti così! Marcusen

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