martedì 7 dicembre 2010

Un dia inutil

Ci svegliamo il tempo e' nuvoloso e non promette di migliorare per la giornata, raffiche di vento e polvere e spruzzi di piogga.
Dedichiamo la giornata al nutrimento, vagabondiamo per El Chalten fino a meta' pomeriggio, tra una panaderia e un ristobar. Risvegliatici dal torpore narcolettico postdigetivo decidiamo di camminare fino all'estancia Madsen che si trova qualche chilometro a nord del paese: Andrea Madesen (1881-1964), "primo poblador" di El Chalten, e' stato un grande passionario patagonico. Marinaio, geografo, allevatore e contadino ha scritto parole meravigliose su questa terra che ha amato al punto di collocare la sua casa in modo da aprire le finestre la mattina e vedere il Cerro Fitz Roy e di chiamare con il nome della montagna il suo terzo figlio. Arriviamo all'ingresso dell'Estancia ma l'ingresso e' sbarrato e con chiari segnali intimidatori di non varcare il limite.
La sera visto che i nostri amici sono arrivati finalmente in paese siamo andati tutti in sieme (noi due, Herve', Mose' e Paolo) ad abbuffarci di ottima pizza al Patagonicus (locale della famiglia Fava, di Cesarino l'alpinista) dove abbiamo speso solamente 10 euro a testa.
La figlia di Cesarino ci spiega che un tizio del paese si e' appropriato dell'estancia rimasta abbandonata e impedisce qualsiasi avvicinamento agli estranei grazie anche ad una muta di cani feroci:
ci accontentiamo di scattare qualche foto alle foto del vecchio Madsen mentre accoglieva i grandi alpinisti che arrivavano a El Chalten per sfidare il Fitz Roy ed il Cerro Torre.

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