sabato 18 dicembre 2010

Passo Garibaldi

Con calma, dopo una abbondante colazione presso la mitica panaderia "La Union" di Tolhuin, partiamo in direzione Ushuaia. L'idea e' quella di fermarci in un campeggio che si trova a circa 30 km dall'arrivo per tentare il giorno dopo una visita alla storica Estancia Harberton che dista a sua volta 100 km (andata e ritorno) dal campeggio, fuori dalla rotta per Ushuaia. La sera prima il titolare de Los Amigos II - dove eravamo stati a mangiare - aveva chiamato per noi la protezione civile locale per chiedere delle previsioni del vento: poco vento e forse pioggia. Invece il vento e' forte e contrario e di pioggia neppure l'ombra... A cinquanta chilometri dall'arrivo - dopo molti sali e scendi - c'`il mitico passo Garibaldi. In realta' si tratta di una salitina con pendenza massima 5%, che non ci impegna particolarmente ma che simbolicamente segna l'arrivo alla fine del viaggio, perche' e' "pre-arrivo alla fin del mundo" . Quando passiamo noi, scende nevischio e la temperatura crolla. Questo non ci impedisce di scattare le foto di rito prima di iniziare la discesa. Il nostro campeggio si trova in localita' Harowen ma e' chiuso per ristrutturazione! Per fortuna ci accolgono Fabian, Noelia e Augustin, il loro "nene'" di quasi 2 anni. Sono una coppia del "norte argentino" che da un anno lavorano per il proprietario. Ci fanno accampare gratuitamente nel prato e ci offrono la loro cucina per prepararci la cena. Dopo cena rimaniamo con loro a guardare le foto del posto e ci raccontano le loro difficolta' di ambientamento in un luogo - la Terra del Fuoco - totalmente diverso da quello da cui provengono. Ci mostano anche un esemplare imbalsamato di castoro: dicono che nei paraggi c'e' pieno... naturalmente "imporati" e ora divenuti una calamita' naturale...

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