domenica 12 dicembre 2010

Un'occasione perduta

Nel 1921 in Patagonia la Societa' Operaia di Rio Gallegos sotto la guida di Antonio Soto - un galiziano di 24 anni - ottenne conquiste sindacali allora insperate (compreso il pagamento delle spese di propaganda sindacale nelle immense distese patagoniche a carico degli "estancieros") tramite scioperi massicci. Poiche' da pochi anni in Russia gli operai avevano preso il potere, le societa' "ganadiere" della patagonia chiesero e ottenero dal governo che fosse inviato l'esercito a stroncare le rivolte sindacali. La vicenda si chiuse con la fucilazione di 1500 lavoratori senza processo e prima della scadenza dell'ultimatum lanciato dal "macellaio" colonnello Varela. La vicenda venne passata sotto silenzio (ma Varela fu a sua volta ucciso da un anarchico per vendetta). Successivamente uno storico argentino - Osvaldo Bayer - riporto' alla luce i fatti e per questo venne perseguitato politicamente. Ora il clima politico in Argentina e' cambiato e proprio mentre noi siamo a El Calafate alla Estancia La Anita - teatro dei tragici fatti - si commemorano i 1500 fucilati alla presenza di Osvaldo Bayer e della figlia di Soto (con "asado popular" alla fine). Noi partiamo di buon mattino in macchina con i due italici: visita al Ghiacciaio Perito Moreno e poi commemorazione. In realta' qualcosa va storto: il tempo passa e non ce ne accorgiamo (tranne Alberto ma gli altri sono dispersi nel labirinto di passerelle). Quando ci riuniamo all'auto e' gia' tardi e a questo si aggiunge che la strada che doveva portarci all'estancia La Anita non c'e'!!! Perdiamo in questo modo una grandissima occasione di partecipare ad un evento non turistico che ci avrebbe portato a contatto diretto con la storia dell'anima patagonica. Con Alberto su tutte le furie salutiamo i torinesi e partiamo per in autobus per Cerro Castillo, dove - passata la dogana - ci accoglie la neve e l'Hospedaje piu' caro del Cile.

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