La Patagonia - ancora una volta - ci ha accolti con una beffa. Il viaggio e' andato alla perfezione (tra Venezia e Roma abbiamo viaggiato con Gianni Alemanno). Orari rispettati, puntualita' massima, all'arrivo una giornata fantastica con temperatura primaverile, sole e completa assenza di vento. Incredibile. Pero' le bici si sono fermate a Roma. Ebbene si. Per percorrere i 14 chilometri che separano l'aeroporto dal centro citta' abbiamo dovuto prendere il taxi! Dimitri era incredulo: in tutti i viaggi che ha fatto non gli era mai capitato. Benvenuto in Patagonia con me... la sfiga patagonica mi perseguita dal 2008. Comunque devo dire che tornare in Patagonia, vedere questi paesaggi - per ora anche solo dall'aereo - e' una emozione profonda. Le sensazioni del 2008 sono ancora cosi' vive che mi pare di essere stato qui ieri. In ogni caso ci siamo acclimatati e rifocillati con 500 grammi di pasta con 340 grammi di sugo alla bolognese, 170 grammi di tonno, contorno di patatine e cioccolatini, innaffiando il tutto con 2,25 litri di coca cola. Dimitri e' un vero sommellier della coca cola. Dal sapore puo' ipotizzare persino il sito di imbottigliamento. In attesa delle bici - che dovrebbero arrivare domani - questa sera ci spariamo l'asado in ostello. Domani mentre le areoline fanno il loro dovere in ritardo noi partiamo per Neuquen, 7 ore di macchina verso nord, per andare a trovare Attilio, un veronese che vive in Patagonia da mezzo secolo... Un incontro che mancava.
Forza e coraggio, qualche intoppo non ferma due intrepidi cavalieri come voi! Vi seguiamo da casa, cercando di beccarvi in qualche webcam e incrociando le dita per voi e i vostri destrieri...Marco
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